La coltivazione dell’olivo e la macinazione delle olive nella regione ha origini antichissime. Troviamo menzione dell’olio di oliva a partire dal 1228 quando, alle navi marchigiane che dovevano approdare sul Po, era richiesto un pedaggio consistente in venticinque libbre di olio. Anche i veneziani erano grandi estimatori dell’“olio della Marca”, che rivendevano a un prezzo superiore in virtù dell’aroma e del sapore.
Montecappone produce oli extravergine di oliva fin dagli anni ’60, dai suoi 17 ettari di oliveto. Da sempre gli olivi disegnano i perimetri dei nostri vigneti favoriti dall’ambiente pedoclimatico. Per il legame che ci unisce al nostro territorio e con la consapevolezza che l’olio extravergine di oliva sia l’alimento più importante della tavola, negli ultimi anni Montecappone ha incrementato la superficie a oliveto, scegliendo con cura le varietà autoctone per i nuovi impianti: Ascolana Tenera, Mignola, Coroncina, Nostrale di Rigali, Lea e Piantone di Mogliano. La raccolta è effettuata al giusto grado di maturazione al fine di ottenere oli fruttati e con aromi intensi. Le olive raccolte nella giornata vengono sottoposte a frangitura con impianti moderni nell’arco delle 12 ore. Lo stoccaggio avviene a Montecappone a temperatura controllata. L’offerta al consumo è prevalentemente orientata ad oli monovarietali (Ascolana Tenera, Leccino, Frantoio) e oli frutto (frangitura delle olive insieme ai frutti, come il limone e il basilico).
Gli Oliveti Mirizzi
L’oliveto è composto da piante a varietà Raggia e Rosciola, gestito secondo le regole dell’agricoltura biologica, quindi senza utilizzo della chimica, dal quale si produce un eccellente olio extravergine di oliva.
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